Sbarca sul mercato la “presa intelligente” per ricaricare in strada bici e motorini. L’idea è di un’azienda pratese che ha anche provveduto a depositare il brevetto
Sbarca sul mercato la “presa intelligente” per ricaricare in strada bici e motorini. L’idea è di un’azienda pratese che ha anche provveduto a depositare il brevetto
A dimostrazione del fatto che la scienza non conosce crisi né tantomeno impedisce di guardare a un futuro ecosostenibile, sbarca sul mercato la “presa intelligente” per ricaricare in strada bici e motorini. L’idea è di un’azienda pratese che ha anche provveduto a depositare il brevetto.
Si tratta di un sistema che, tramite un chip inserito nella spina, permette di identificare l’utente nel momento in cui richiede erogazione di energia elettrica. Secondo la Generale Sistemi – l’impresa con sede a Galciana che ha progettato l’apparecchiatura – la tecnologia “In-presa” ha lo scopo di favorire la mobilità elettrica attraverso un sistema di ricarica intelligente.
Funziona così: inserendo la spina nella presa, un lettore identifica l’utente abilitato tramite un codice memorizzato all’interno e, solo in presenza di autorizzazione, si attiva l’erogazione di corrente. In pratica la presa rimane senza tensione finché non riconosce il proprietario. «Ciò – spiega l’amministratore della Generale Sistemi Adolfo Deltodesco – consente da una parte di gestire l’erogazione di corrente in sicurezza e dall’altra, di addebitare il servizio a chi ne usufruisce, grazie a un contatore che calcola la quantità di elettricità erogata, senza dunque gravare sui costi del Comune se deciderà di predisporre un circuito cittadino con postazioni di ricarica per i veicoli elettrici».
Si tratta di uno dei primi esempi di aziende del distretto ad aver investito nella green economy , un settore in espansione che non sembra ancora destare troppi interessi pubblici benché se ne parli tanto. «Esistono imprese innovative che investono e si danno da fare – osserva l’imprenditore – però non trovano quasi mai quell’attenzione che il territorio dovrebbe dimostrare di fronte a un piano di sviluppo economico locale. Per non parlare del capitolo rischio d’impresa: a Prato nessuno investe capitali in progetti di sviluppo, questa città è morta, strozzata dalla speculazione immobiliare e dallo strozzinaggio delle banche».
A dimostrazione del fatto che la scienza non conosce crisi né tantomeno impedisce di guardare a un futuro ecosostenibile, sbarca sul mercato la “presa intelligente” per ricaricare in strada bici e motorini. L’idea è di un’azienda pratese che ha anche provveduto a depositare il brevetto.
Si tratta di un sistema che, tramite un chip inserito nella spina, permette di identificare l’utente nel momento in cui richiede erogazione di energia elettrica. Secondo la Generale Sistemi – l’impresa con sede a Galciana che ha progettato l’apparecchiatura – la tecnologia “In-presa” ha lo scopo di favorire la mobilità elettrica attraverso un sistema di ricarica intelligente.
Funziona così: inserendo la spina nella presa, un lettore identifica l’utente abilitato tramite un codice memorizzato all’interno e, solo in presenza di autorizzazione, si attiva l’erogazione di corrente. In pratica la presa rimane senza tensione finché non riconosce il proprietario. «Ciò – spiega l’amministratore della Generale Sistemi Adolfo Deltodesco – consente da una parte di gestire l’erogazione di corrente in sicurezza e dall’altra, di addebitare il servizio a chi ne usufruisce, grazie a un contatore che calcola la quantità di elettricità erogata, senza dunque gravare sui costi del Comune se deciderà di predisporre un circuito cittadino con postazioni di ricarica per i veicoli elettrici».
Si tratta di uno dei primi esempi di aziende del distretto ad aver investito nella green economy , un settore in espansione che non sembra ancora destare troppi interessi pubblici benché se ne parli tanto. «Esistono imprese innovative che investono e si danno da fare – osserva l’imprenditore – però non trovano quasi mai quell’attenzione che il territorio dovrebbe dimostrare di fronte a un piano di sviluppo economico locale. Per non parlare del capitolo rischio d’impresa: a Prato nessuno investe capitali in progetti di sviluppo, questa città è morta, strozzata dalla speculazione immobiliare e dallo strozzinaggio delle banche».
A dimostrazione del fatto che la scienza non conosce crisi né tantomeno impedisce di guardare a un futuro ecosostenibile, sbarca sul mercato la “presa intelligente” per ricaricare in strada bici e motorini. L’idea è di un’azienda pratese che ha anche provveduto a depositare il brevetto.
Si tratta di un sistema che, tramite un chip inserito nella spina, permette di identificare l’utente nel momento in cui richiede erogazione di energia elettrica. Secondo la Generale Sistemi – l’impresa con sede a Galciana che ha progettato l’apparecchiatura – la tecnologia “In-presa” ha lo scopo di favorire la mobilità elettrica attraverso un sistema di ricarica intelligente.
Funziona così: inserendo la spina nella presa, un lettore identifica l’utente abilitato tramite un codice memorizzato all’interno e, solo in presenza di autorizzazione, si attiva l’erogazione di corrente. In pratica la presa rimane senza tensione finché non riconosce il proprietario. «Ciò – spiega l’amministratore della Generale Sistemi Adolfo Deltodesco – consente da una parte di gestire l’erogazione di corrente in sicurezza e dall’altra, di addebitare il servizio a chi ne usufruisce, grazie a un contatore che calcola la quantità di elettricità erogata, senza dunque gravare sui costi del Comune se deciderà di predisporre un circuito cittadino con postazioni di ricarica per i veicoli elettrici».
Si tratta di uno dei primi esempi di aziende del distretto ad aver investito nella green economy , un settore in espansione che non sembra ancora destare troppi interessi pubblici benché se ne parli tanto. «Esistono imprese innovative che investono e si danno da fare – osserva l’imprenditore – però non trovano quasi mai quell’attenzione che il territorio dovrebbe dimostrare di fronte a un piano di sviluppo economico locale. Per non parlare del capitolo rischio d’impresa: a Prato nessuno investe capitali in progetti di sviluppo, questa città è morta, strozzata dalla speculazione immobiliare e dallo strozzinaggio delle banche».
Quella dell’imprenditore Deltodesco è una realtà di soli 4 dipendenti, un team di ingegneri e tecnici specializzati nell’informatica, che ha investito in quest’idea circa 200mila euro. «Creare occupazione in questo momento è difficile – aggiunge l’amministratore dell’azienda – tuttavia essere un manager innovativo non premia. Se va avanti così, sono pronto a partire per la Malesia, la Florida o la Spagna: questi paesi hanno dimostrato interesse per il mio sistema e ho ricevuto offerte di lavoro molto interessanti».
Investirci conviene, dato che uno dei principali vantaggi di un veicolo elettrico è, oltre al minor impatto sull’ ambiente, il risparmio: si calcola che la riduzione dei costi di percorrenza sia del 90% (una ricarica elettrica per 30km ha un costo di 0,20centesimi contro i 2 euro di carburante necessari per lo stesso tragitto). «Il veicolo elettrico tipo la bicicletta è ideale per gli spostamenti di corto raggio – dice Deltodesco – considerando che una ricarica ha un’autonomia di 70 km, con pochi centesimi si può tranquillamente attraversare tutta la provincia».
Per favorire la mobilità sostenibile sarebbe necessario creare una rete di punti di ricarica distribuiti in zone strategiche della città: la stazione, nei pressi dei parchi, alle estremità di una ciclabile». In seguito a un interesse del Comune di Campi, questa nuova tecnologia sarà inaugurata per la prima volta il 17 maggio al centro commerciale I Gigli. E’ in fase di definizione anche un accordo con Sesto Fiorentino per l’apertura di un circuito di 8 colonnine da due prese ciascuna, per un totale di 16 postazioni di ricarica dislocate per la città.
Quella dell’imprenditore Deltodesco è una realtà di soli 4 dipendenti, un team di ingegneri e tecnici specializzati nell’informatica, che ha investito in quest’idea circa 200mila euro. «Creare occupazione in questo momento è difficile – aggiunge l’amministratore dell’azienda – tuttavia essere un manager innovativo non premia. Se va avanti così, sono pronto a partire per la Malesia, la Florida o la Spagna: questi paesi hanno dimostrato interesse per il mio sistema e ho ricevuto offerte di lavoro molto interessanti».
Investirci conviene, dato che uno dei principali vantaggi di un veicolo elettrico è, oltre al minor impatto sull’ ambiente, il risparmio: si calcola che la riduzione dei costi di percorrenza sia del 90% (una ricarica elettrica per 30km ha un costo di 0,20centesimi contro i 2 euro di carburante necessari per lo stesso tragitto). «Il veicolo elettrico tipo la bicicletta è ideale per gli spostamenti di corto raggio – dice Deltodesco – considerando che una ricarica ha un’autonomia di 70 km, con pochi centesimi si può tranquillamente attraversare tutta la provincia».
Per favorire la mobilità sostenibile sarebbe necessario creare una rete di punti di ricarica distribuiti in zone strategiche della città: la stazione, nei pressi dei parchi, alle estremità di una ciclabile». In seguito a un interesse del Comune di Campi, questa nuova tecnologia sarà inaugurata per la prima volta il 17 maggio al centro commerciale I Gigli. E’ in fase di definizione anche un accordo con Sesto Fiorentino per l’apertura di un circuito di 8 colonnine da due prese ciascuna, per un totale di 16 postazioni di ricarica dislocate per la città.
Quella dell’imprenditore Deltodesco è una realtà di soli 4 dipendenti, un team di ingegneri e tecnici specializzati nell’informatica, che ha investito in quest’idea circa 200mila euro. «Creare occupazione in questo momento è difficile – aggiunge l’amministratore dell’azienda – tuttavia essere un manager innovativo non premia. Se va avanti così, sono pronto a partire per la Malesia, la Florida o la Spagna: questi paesi hanno dimostrato interesse per il mio sistema e ho ricevuto offerte di lavoro molto interessanti».
Investirci conviene, dato che uno dei principali vantaggi di un veicolo elettrico è, oltre al minor impatto sull’ ambiente, il risparmio: si calcola che la riduzione dei costi di percorrenza sia del 90% (una ricarica elettrica per 30km ha un costo di 0,20centesimi contro i 2 euro di carburante necessari per lo stesso tragitto). «Il veicolo elettrico tipo la bicicletta è ideale per gli spostamenti di corto raggio – dice Deltodesco – considerando che una ricarica ha un’autonomia di 70 km, con pochi centesimi si può tranquillamente attraversare tutta la provincia».
Per favorire la mobilità sostenibile sarebbe necessario creare una rete di punti di ricarica distribuiti in zone strategiche della città: la stazione, nei pressi dei parchi, alle estremità di una ciclabile». In seguito a un interesse del Comune di Campi, questa nuova tecnologia sarà inaugurata per la prima volta il 17 maggio al centro commerciale I Gigli. E’ in fase di definizione anche un accordo con Sesto Fiorentino per l’apertura di un circuito di 8 colonnine da due prese ciascuna, per un totale di 16 postazioni di ricarica dislocate per la città.


